mercoledì 10 agosto 2011

Filo spinato

Chagall, La guerra, 1943


Lontano regalo di donna trascina alla mente il ghetto silenzioso;
tenue spirito combattivo evapora fra i lamenti del campo
scrivere di nulla , perdere contro di te
le tue vigorose mani ingiallite spezzano le ossa rotte
mentre corvi pettegoli parlano ai corpi intirizziti.

Belle visioni si mescolano col pensiero di fogli liberati al vento
tenue resistenza francese in guerra accende una sigaretta al mattino pensieroso
fisarmonica zingara, accenti slavi s' accalcano alle porte della fiera
orfani di libertà e di un cordiale benvenuto in un paese d'obbedienza;
le croci guardano misericordiose le vite spezzate dal gelo spinoso
e di orba credenza il mondo s' acceca veloce.

Un libro sull' Africa e sette colpi di pistola bilanciano bene libertà e oppressione
sacchi colmi di sabbia gialla ai lati d' ogni strada celano vivi e morti
pioggia battente sale fino ad agosto
tori morti in strada e bottoni conservati come tesori in tasche polverose
e poi fame e attesa ricacciano indietro America e Russia
ricordo topi far propaganda di rovina, strazi senza tempo, stanze arrugginite sputar sangue;
giace distesa nel fango la vecchia Libertà.

Nessun commento:

Posta un commento